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winston
Collaboratore
Inviato: Mar Giu 11, 2013 11:24 am
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Questa è una delle più popolari immagini della storia, tutti noi l’abbiamo vista, basti pensare che ancora oggi viene usata per ogni tipo di pubblicità o riprodotta su cartoline, t-shirt e poster. Ma come nasce questo scatto? Soprattutto, perché è diventato così famoso?
Partiamo dall’inizio, come quasi tutte le grandi foto nasce per caso, era il 1951 e Albert Einstein si trovava all’Università di Princeton per il festeggiamento dei suoi 72 anni. Al termine della festa, stufo delle continue richieste da parte della stampa di mettersi in posa per una foto ricordo, rispose con una linguaccia. Il fotografo dai riflessi pronti che non si fece scappare l’opportunità di immortalare un premio Nobel con un’espressione buffa in volto si chiama Arthur Sasse.
I motivi per i quali questo scatto diventa poi un icona rappresentativa di uno dei geni del secolo scorso sono diversi. Intanto entra a pieno diritto nella cultura pop ma soprattutto ha contribuito alla popolarità di Einstein, già famoso all’epoca ma non così popolare.
Quest’immagine ha fatto si che la scienza si avvicinasse alle persone comuni, la sua espressione buffa ed impertinente lo rendono immediatamente simpatico e spiritoso, quindi amabile agli occhi delle persone. Lo scatto è sicuramente fuori dalla convenzionalità del tempo, che vorrebbe un premio Nobel raffigurato in altro modo.
Anche Einstein fu così entusiasta dello scatto che si fece inviare nove copie da spedire come cartolina-regalo ai suoi amici e su quella inviata a Howard K. Smith (giornalista, commentatore politico) sul retro scrisse:
“Questo gesto vi piace, perché si rivolge a tutta l’umanità. Un civile può permettersi di fare ciò che non oserebbe un diplomatico. Il vostro fedele e riconoscente ascoltatore, A. Einstein ’53”. -Albert Einstein-
Einstein è uno di quei personaggi diventati leggenda non solo per il suo contributo scientifico, ma anche per il suo eccentrico approccio alla vita. Gli aneddoti sulla sua vita si sprecano, era solito usare come segnalibri delle banconote di grosso taglio, non portava mai i calzini, si presentava all’università con pantaloni sformati e un look non consono ad un docente universitario ed era anche un bravo musicista (violino). Quando Einstein sbarcò negli Stati Uniti, come tutti gli emigrati, gli fu dato un modulo da compilare e alla domanda che chiedeva: "A quale razza appartieni?" lui rispose: "A quella umana!".
Sicuramente il merito del successo di questa foto è anche in parte del soggetto, che ha in lui il potere di renderla unica.
Ogni aggiunta, critica o correzione è ben accetta  |
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Non bisognerebbe mai dimenticare che tra il dire e il fare c'è di mezzo "e il"
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Samuele81
Utente Assiduo
Inviato: Mar Giu 11, 2013 12:13 pm
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"Quest’immagine ha fatto si che la scienza si avvicinasse alle persone comuni, la sua espressione buffa ed impertinente lo rendono immediatamente simpatico e spiritoso, quindi amabile agli occhi delle persone. Lo scatto è sicuramente fuori dalla convenzionalità del tempo, che vorrebbe un premio Nobel raffigurato in altro modo. "
da questo si capisce il potere straordinario che può avere una foto.... grazie Winston per aver riproposto questo scatto che ha fatto la storia della nostra civiltà...
ciao samu  |
_________________ "Impara ad apprezzare ciò che hai,
prima che il tempo ti faccia apprezzare ciò che avevi"
Ad Maiora
http://www.flickr.com/photos/samuele81/
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Inka
Moderatore di sezione
Inviato: Mar Giu 11, 2013 5:06 pm
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E proprio vero..questa immagine la conosciamo tutti...ma niente altro della sua storia. Grazie per averci illuminato su questa fotografia.
Mi piace la rispota che ha datto alla domanda: "A quele razza appartieni?"...
.." a quellla umana"...meglio di cosi  |
_________________ Inka

"Perchè la vita è un brivido che vola via.." |
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photoflavio
Moderatore
Inviato: Mer Giu 12, 2013 6:30 am
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Non conoscevo la storia di questa famosissima fotografia, ha una genesi davvero curiosa. Tra l'altro leggendola mi è venuta una grande curiosità e mi è venuta voglia di sapere qualcosa di più sulla vita di questo grande scienziato. Ecco cosa è capace di fare una fotografia.
Ti ringrazio per questo interessantissimo (e per me anche utile) post.
Ciao
Flavio |
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winston
Collaboratore
Inviato: Mer Giu 12, 2013 8:50 am
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Grazie a voi del passaggio, non posso negare che mi fa piacere il fatto che possa interessare a qualcuno  |
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Non bisognerebbe mai dimenticare che tra il dire e il fare c'è di mezzo "e il"
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Marco Bracci
Collaboratore
Inviato: Mer Giu 12, 2013 2:10 pm
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Un genio è per sempre...anche quando viene fotografato!
Ottima proposta e piacevole la curiosità.. |
_________________ I sogni sono l'ossigeno della vita.
Basta ricominciare a sognare e di colpo tutto cambia...
http://www.flickr.com/photos/marcobracci/sets/
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CameraOscura111
Utente Assiduo
Inviato: Lun Ago 19, 2013 11:54 pm
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Grazie winston per aver pubblicato la storia di questa foto, è stato interessante leggerla.  |
_________________ Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. (Edgar Allan Poe) |
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